Per la nostra rubrica LE NOTE DI GARRONE, abbiamo incontrato l’eclettico FABIO MARTORANA, artista a tutto tondo che spazia dalla musica fino alle sue “mille” attività. Attualmente in uscita con il brano “ESSERE COME SEI”, da settimane primo nelle classifiche indipendenti con il suo video, e con un messaggio importante da diffondere: perché “Essere come sei” è un inno alla vita e alla libertà. Alla scoperta delle nostre fragilità…
– Buongiorno FABIO, raccontaci qualcosa di te sia dal punto di vista musicale, sia riguardo la tua vita.
Rispondo a questa domanda, non me ne vogliate, partendo dalla sua ultima parte e con ciò che è il fondamento della mia vita: mia figlia. Fabio Martorana è, innanzitutto, padre. Genitore di una adolescente intelligente e carismatica, dolce e determinata, simpatica e ‘furbetta’. Mia figlia è tutto, oltre ad essere la mia fonte primaria di ispirazione e la mia ragione di vita rappresenta la forza e la delicatezza, l’amore al di sopra di ogni cosa.
Sono un imprenditore. La mia azienda (Martorana Consulting Srl), lavora sul tutto il territorio nazionale. L’uomo e l’imprenditore insistono nella sfera delle responsabilità e per la sua vita e per quella delle persone che lo circondano, rappresenta l’uomo che ce l’ha fatta, che ha costruito quello che ha da solo con impegno e determinazione poi, c’è l’artista. La parte che immagina, sogna e crea.
Ho conseguito due lauree con impegno e dedizione, sono riuscito a creare il mio spazio nel mondo dell’imprenditoria e contemporaneamente ho portato avanti il desiderio del bambino che ad occhi aperti sognava di diventare un artista.
Canto da quando ho memoria, ho iniziato a suonare la chitarra da giovanissimo e ho spesso trasformato in musica i miei pensieri, i miei sentimenti, la rabbia, la paura, la frustrazione, il dolore così come la gioia, la voglia di vivere. Le ‘note’ hanno accompagnato ogni passo della mia esistenza.
Ho fatto un ‘salto’ nel mondo della moda, ho recitato al teatro, in fiction e film ed oggi realizzo la mia opera prima, Oltre le nostre vite, anche come regista e ne curo la colonna sonora.
Il mio primo singolo, Anima bianca, ha riscosso successo. E’ stato un input non da poco per dare libero sfogo alla mia creatività. Ci sono dei temi che mi stanno particolarmente a cuore che trasformo in musica e parole come quello di Essere Come Sei.
Ho sentito un bisogno, quasi viscerale, di comporre il mio secondo singolo. Sono mie le parole e la musica. C’è un messaggio ben preciso che desidero fortemente venga recepito da quante più persone possibili, potrebbe essere uno sprone, un aiuto.
Io sono un uomo libero, lo sono sempre stato, che ha un sogno: la libertà di essere se stessi, sempre e comunque, senza curarsi di chi ti punta il dito contro e vuole cambiarti o non accettare ciò che sei.
– Sei attualmente in uscita con “Essere come sei”, un brano che tratta un argomento importante come la libertà di potersi esprimere. Di poter essere se stessi senza timore del giudizio altrui. Come è nata l’idea per questo brano?
Essere come sei non è solo una canzone, ma un inno alla libertà di amare oltre i confini e i pregiudizi imposti da una società, ormai, orientata più verso l’apparenza che alla vera essenza.
Ignoranza e pregiudizi hanno da sempre affibbiato delle regole all’amore, ma esso è agli antipodi da queste, rappresenta l’unica realtà al mondo che regole proprio non ne ha. L’amore è dentro ognuno di noi e dentro ogni cosa, indipendentemente dal sesso e dal colore della pelle. L’amore è amore, semplicemente, sempre!
Non nasconderti da me… da te… da noi… in questo verso racconto quanto sia importante per tutte le persone potere amare liberamente senza inutili e malvagi pregiudizi.
Essere come sei racconta del profondo amore che due persone possono e devono vivere.
Tu sei la libertà di essere fragile… Per me il dono più prezioso nell’amore è quello di poter essere liberi di mostrare le proprie fragilità.
Non bisogna nasconderle al mondo, non dobbiamo indossare una maschera per celare le nostre debolezze. Ognuno di noi deve poter esprimere se stesso attraverso il dono della libertà.
La musica e il testo nascono da una profonda riflessione, da forti emozioni. Ho preso in mano la chitarra e le parole sono arrivate da sole perché sono mie profonde convinzioni, perché sentivo il bisogno di esprimerle.
Non si può e non si deve più avere paura di rappresentare l’amore in ogni sua forma e in ogni suo colore. L’amore è come un arcobaleno, un disegno inebriante che al suo apparire nell’immensità del cielo fa vibrare le corde del nostro cuore.
– E quanto c’è di FABIO MARTORANA in questa canzone? Quanto ti riguarda personalmente?
Forse ho in parte già risposto a questa domanda… In questa canzone, come avrete già capito dalla mia risposta alla domanda precedente, c’è Fabio Martorana.
Ribadisco il concetto che sono un uomo libero. Ho dato alla libertà tutto il valore che ha, unico e imprescindibile. Sono un uomo libero in ogni sfaccettatura della sua vita. Solo attraverso la libertà si può essere se stessi e vivere la propria individualità.
Sono cresciuto in fretta, a 14 anni i miei coetanei pensavano alle ragazzine, ai vestiti firmati… Io ho dovuto fare a ‘cazzotti’ con una triste realtà che mi ha segnato ma allo stesso tempo insegnato a vivere la vita a muso duro.
Ho lasciato la mia terra, la Sicilia, e mi sono rimboccato le maniche; ho lottato per i miei sogni e oggi sono qui. Se non fossi stato libero di essere ciò che ero, ciò che sono, non sarei qui.
Anch’io ho mostrato le mie fragilità, averne e non nasconderle non è segno di debolezza ma al contrario di grande forza.
Questa è la mia storia e ognuno di noi ha la sua, unica e particolare, dobbiamo viverla a tutto tondo e come il nostro cuore desidera. Mai nascondersi. La libertà di essere se stessi non credo sia solo un mio punto di vista, almeno spero che non lo sia. Tutti devono essere liberi di essere ciò che sono.
In Essere Come Sei le mie parole sono dedicate all’amore ma il concetto è da estendersi a tutte le realtà, dai rapporti di amicizia al lavoro. Dobbiamo vivere le nostre fragilità e mostrarle senza tabù perché anche queste ci caratterizzano, tutti abbiamo qualcosa che ci rende vulnerabili.
Nessuno ha il diritto di giudicare, non a caso uso questo verbo, cosa sia normale e cosa non lo sia. Come ci si debba comportare e come non si possa. Come io possa vestirmi e come non debba farlo, chi si debba amare e chi no. Io credo, e ne sono fermamente convinto, che se rispettiamo noi stessi e il prossimo, la nostra libertà, ovunque ci sia dignità e si agisca secondo coscienza e decenza non ci siano limiti.
– Viviamo in una società molto “performante”, che ci richiede ogni giorno fonti di energia e sforzi costanti per essere produttivi ed efficienti. Sappiamo che sei anche regista, nonché imprenditore. Come riesci a coniugare questi universi che sono un po’ agli antipodi? Ovvero l’universo imprenditoriale, che immaginiamo appartenga proprio a questa logica della “produttività” all’universo artistico-creativo più vicino alla tua sensibilità?
Coniugare l’impegno da imprenditore e da artista è insito in me. Non ho ben chiaro nemmeno io se sia semplice o complicato. Sicuramente in un campo c’è molto della mia parte razionale e dall’altra quella artistica. L’uomo e l’artista sono i due volti di una stessa medaglia. Sono uno il completamento dell’altro. La parte razionale e la parte irruente, quella sensata e quella dissennata. Sono un uomo con i piedi per terra da un lato e un eterno Peter Pan dall’altro. Un contrasto ben evidente e strutturato. Potrei continuare all’infinito, di certo sia l’uomo che l’artista si contraddistinguono per alcune caratteristiche che sono forse il trait d’union: la sensibilità, è una delle mie caratteristiche principali, l’altruismo, l’amore per il bello che racchiude l’amore per l’arte a tutto tondo, la determinazione, la forza di volontà.
– Secondo te l’aspetto umano deve prevalere sempre, quindi?
Credo sia fondamentale e assolutamente necessario fare prevalere l’aspetto umano sempre. L’insieme dei caratteri essenziali e distintivi della specie umana è proprio questo.
Se tutti fossimo più “umani” nei nostri rapporti interpersonali, nei confronti del nostro prossimo (sempre e comunque) molti dei problemi che stiamo vivendo non avrebbero ragione di esistere.
Ciò che ci contraddistingue da tutte le altre specie è il ragionare. Usare l’intelletto verso qualcosa di costruttivo, a trecentosessanta gradi, in un connubio perfetto con la nostra umanità a mio parere è il giusto senso della vita.
– Hai appunto tanti progetti all’attivo. Musica, film ed un’impresa importante da portare avanti. Oltre ad ammirarti per tutto ciò, ci domandiamo: ma dove trovi il tempo e le energie per fare tutte queste cose? Come è organizzata la tua giornata?
La mia giornata inizia presto. Dopo una corroborante nottata di sonno mi sento carico e sempre positivo per affrontare i miei impegni.
Vi racconto la mia giornata tipo: dopo la colazione inizia la mia vita da imprenditore con i suoi mille impegni, i settori di cui ci occupiamo sono molteplici; archiviato l’aspetto da imprenditore mi dedico alla musica, alla mia adorata figlia, alla mia vita privata. Diciamo che su 24 ore ne dedico circa 16 (anche di più) alle mie attività.
Tutto ciò se non devo scrivere e “girare”, allora gli incastri diventando un po’ più complicati. Credo che il segreto stia nel fare ciò che fai con passione, e come se non lavorassi mai e riesci a fare tutto senza alcun sacrificio particolare.
– Soppesando tra razionalità e sensibilità. Quali sono i tuoi obiettivi, come uomo e come artista?
Come uomo se da un lato è difficile rispondere da un altro è infinitamente semplice. Il mio obiettivo da uomo è, in primis, quello di essere un buon padre.
Un padre che ci sia, sempre. Non c’è un manuale di istruzioni, per questo dicevo che è difficile e semplice. Mi rendo conto di dire qualcosa che è agli antipodi ma… È semplice perché l’amore che ti lega è così unico e immenso da farti pensare che sia tutto facile ma, proprio per questo è complesso e impegnativo. L’errore è sempre dietro l’angolo.
Come artista, beh! Ho già raggiunto alcuni dei miei obiettivi. Volevo esprimere me stesso attraverso le mie canzoni e mi pare non stia andando male (dice Fabio Martorana sorridendo).
Prossimo obiettivo l’uscita ad aprire del film “Oltre le nostre vite”, che mi vede protagonista e regista.
Dopo… Vedremo. Ho ancora tanto da dare. Sono in continuo fermento quindi… Stay tuned!
– In conclusione, cosa dobbiamo aspettarci da FABIO MARTORANA nel breve periodo e poi a lungo termine?
Di tutto. Il film, come dicevo e tanto altro in cantiere. Anticipo, non entrando nel dettaglio, che presto mi vedrete in televisione in uno spot che sarà trasmesso in tutte le reti. Poi, il mio terzo singolo. Che ho voluto dedicare alla mia fonte di ispirazione primaria, mia figlia Flavia.
Ancora, un progetto legato ai film.
Non aggiungo altro. Mi piacerebbe lasciare in coloro che hanno voluto leggere l’intervista, e che ringrazio con tutto il cuore, un po’ di curiosità.